Come allattare al seno correttamente è una delle prime preoccupazioni di ogni donna non appena partorito. Allattare al seno è un’esperienza che ogni mamma, soprattutto primipara, deve imparare a fare insieme al proprio figlio. Sebbene l’istinto di nutrirsi al seno è innato nei neonati, non sempre fila tutto liscio.
Spesso le mamme non ricevono la giusta attenzione e guida nell’intraprendere correttamente il percorso dell’allattamento naturale.
Come allattare bene al seno: la giusta posizione
La prima valutazione importantissima è la posizione del bambino durante la poppata.
Una posizione poco comoda sia per la mamma che per il bambino non è assolutamente indicata. Questa, infatti, può portare ad una suzione scorretta da parte del nascituro, che a sua volta genera la formazione delle fastidiosissime ragadi al seno.
Ecco perchè molte sono le preoccupazioni da parte delle mamme su come allattare al seno correttamente, sempre alla ricerca di consigli pratici per evitare l’insorgere di problemi.
I 4 criteri da rispettare per allattare bene
La posizione del bambino durante l’allattamento al seno deve rispettare 4 criteri:
- La testa e il corpo del bambino devono essere in asse
- Il viso deve essere rivolto verso il seno con il naso di fronte al capezzolo
- Il corpo della mamma e del bambino devono essere vicini
- Tutto il corpo del neonato deve essere ben sostenuto
Tenendo presente questi aspetti si può comunque scegliere vari tipi di posizioni. L’importante è che la mamma sia comoda e serena con il bambino.
Come allattare bene al seno: la giusta suzione
Una volta che il bambino è ben posizionato tra le braccia della mamma bisogna fargli aprire la bocca aiutandosi con il capezzolo e aspettando che sia ben aperta. La bocca del neonato deve avere il labbro inferiore rivolto verso l’esterno e la lingua avvolta intorno all’areola. Durante la suzione deve essere più visibile l’areola sopra la bocca, mentre la parte sotto non risulta quasi più visibile.
Nel succhiare la guance del neonato devono riempirsi e quindi non fare effetto ventosa ed essere concave. La suzione è corretta quando è lenta e profonda e le pause sono normali. Spesso si sente o si vede la deglutizione.
Quando sembra che questi criteri non siano rispettati va staccato il neonato e va provato di nuovo l’attacco. Spesso quando la suzione non è corretta la mamma avverte fastidi o anche forte dolore.
L’insorgere del dolore nella fase iniziale, ovvero quando il bambino si attacca, è tuttavia normale perché il capezzolo sta svolgendo una funzione nuova, cui non è abituato. Ma se persiste durante tutta la poppata allora questa va rivalutata e corretta.
Dubbi e difficoltà, è importante chiedere aiuto
Spesso la scarsa informazione e lo scoraggiamento spinge molte donne ad abbandonare l’allattamento al seno per preferire il latte artificiale. La presenza o l’insorgere di problemi, come i capezzoli introflessi, le ragadi al seno, ingorghi o altre difficoltà, possono rendere l’esperienza dell’allattamento poco serena.
Se a ciò si aggiunge anche una scarsa crescita del neonato, tutto diventa ingestibile e messo da parte. Nella maggior parte dei casi, però, possono fare la differenza alcuni suggerimenti mirati che possono incoraggiare la mamma a proseguire l’allattamento.
Ecco perché in caso di dubbi o difficoltà è importante non esitare e chiedere aiuto a una figura esperta in allattamento.
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