L’allattamento al seno presenta numerosi benefici ed è in ogni caso da preferire all’allattamento artificiale. Il latte materno contiene infatti tutte le sostanze nutritive di cui il neonato ha bisogno, quantomeno per i primi mesi.
Se in passato veniva consigliato di allattare ogni 4 ore, oggi si tende a soddisfare i bisogni del neonato, che possono avere altro tipo di frequenze. E’ bene che sia il bambino a stabilire il proprio ritmo, a seconda delle sue esigenze.
In ogni caso è bene fornire consigli utili sulle posizioni possibili nell’allattamento al seno. Ogni tentativo è meritevole, pur non di non vedersi costrette a ripiegare sul latte artificiale.
Allattamento al seno, quali posizione prediligere
Solitamente l’allattamento al seno richiede un tempo che dura almeno 5 minuti e che, in alcuni casi, può arrivare sino a mezzora. Nel caso di una neo mamma i primi giorni saranno importanti per entrambi, sia per il piccolo che per sua madre. Importante diventa l’atmosfera e la tranquillità di chi d’improvviso si ritrova a nutrire il proprio marmocchio.
Per prima cosa bisogna trovare una posizione per l’allattamento comoda, che non affatichi né schiena né braccia. Utili, in tal senso, possono essere i cuscini, che possono alleviare il peso ed agevolare la posizione ideale. Una posizione rilassata, per entrambe, faciliterà infatti l’allattamento, sia per la mamma che per il bambino.
Allattamento, come attaccarlo al seno
In fase di allattamento per attaccarsi correttamente il bimbo deve aprire la bocca il più possibile. Se il labbro inferiore del neonato riesce ad attaccarsi al capezzolo, distanziandosi dallo stesso col labbro inferiore, riuscirà senz’altro a mettere in bocca una porzione più ampia di seno.
Il segno di una poppata iniziata bene e proseguita meglio è quello di una suzione inizialmente più rapida e frequente e più profonde e lente. Bisogna fare in modo che il nasino sia libero e il neonato possa respirare liberamente. Se il neonato si trova a suo agio continuerà a succhiare, altrimenti potrebbe essersi attaccato in una maniera poco appropriata e ciò lo indurrà a lamentarsi o fermarsi.
Allattamento al seno, quando c’è bisogno di assistenza
Molte donne iniziano ad allattare con naturalezza e vi si abituano senza problemi. Altre, invece, trovano necessario essere incoraggiate e sostenute. Non sono poche, infatti, quelle che considerano l’allattamento al seno tutt’altro che spontaneo e sono tentate di rifugiarsi nel biberon. In caso di tentennamenti e disagi è sicuramente bene contattare uno specialista, che saprà fornire preziosi consigli, finalizzati a non abbandonare la pista dell’allattamento al seno. In ogni modo è fondamentale non scoraggiarsi, e perseverare, rendendo spontaneo quel che inizialmente spontaneo per tutti non è. Esistono peraltro associazioni che si occupano proprio di aiutare le neo mamme, fornendo loro preziose consulenze. E’ anche possibile frequentare dei corsi di allattamento, che solitamente vengono organizzati ed ospitati negli ospedali o nei consultori locali.
Allattamento, i problemi più comuni
Gli esperti convergono nel ritenere che sia assai raro che una mamma non abbia il latte. La preoccupazione di non avere un’apposita riserva, quindi, va quasi sempre scongiurata. Talvolta, all’opposto, si può anche verificare il caso di un ingorgo mammario. Quando il seno trabocca tirare il latte può essere di giovamento, visto che è bene scongiurare il rischio di mastite, che rappresenta una dolorosa infiammazione al seno.
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