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Concepire un figlio sotto antibiotici: quali rischi

Si può concepire un figlio sotto antibiotici? Ed esistono rischi per la salute della mamma e del feto? L’attesa del concepimento è un’avventura speciale per tutte le coppie alla ricerca di un figlio, ma può richiedere più pazienza del previsto. Se i tempi si dilatano diventa impossibile controllare tutto.

Dobbiamo mettere in conto che con il passare dei mesi il nostro stato di salute può non essere sempre perfetto. Possiamo prenderci un’influenza o un’infezione, e avere bisogno di un trattamento specifico. Sia nelle gravidanze pianificate che in quelle a sorpresa, la fecondazione può coincidere con il periodo di cura.

Si può rimanere incinta sotto antibiotici?

Gli effetti degli antibiotici sulla fertilità sono difficili da valutare, perché dipendono da diversi fattori. Bisogna innanzitutto capire quale antibiotico è stato assunto, ma anche lo stato di salute individuale e il dosaggio. Nella donna non sono state dimostrate interferenze tra l’assunzione di antibiotici e il concepimento. Secondo alcuni studi esistono invece antibiotici che rallentano la spermatogenesi, ossia la produzione di spermatozoi, ma non al punto da impedire la fecondazione. Ciò significa che concepire un figlio sotto antibiotici è senz’altro possibile, ma è anche sicuro?

Antibiotici e concepimento: quali sono i rischi?

Quando si vuole mettere al mondo un figlio ogni cura farmacologica assunta dalla coppia andrebbe concordata con il proprio medico. Uno specialista è infatti l’unico in grado di valutare eventuali effetti sul concepimento, salvaguardando la gravidanza futura. Se il controllo non c’è stato, le conseguenze andranno valutate in base al tipo di antibiotico, al dosaggio e al periodo di assunzione. La buona notizia è che dopo il concepimento passano almeno 15 giorni prima che la circolazione della mamma entri in rapporto con quella del feto. Cosa significa? Che il nostro corpo ha tutto il tempo di smaltire gli effetti dell’antibiotico e i rischi per il feto sono quasi inesistenti.

Antibiotici e in gravidanza: quali assumere e quali evitare

Più che nella fase che coincide con il concepimento, alcuni antibiotici possono essere pericolosi in seguito, specialmente nel periodo embrionale (tra le 2 e le 8 settimane). L’uso degli antibiotici in gravidanza deve essere sempre discusso con il medico, ma non va demonizzato. Esistono infatti numerosi antibiotici regolarmente prescritti durante la gestazione e assolutamente sicuri per la salute del feto e della mamma.

Tra questi troviamo ad esempio l’amoxicillina e l’ampicillina, due tra i farmaci antibiotici più utilizzati dalle donne in dolce attesa. A ciascuna la responsabilità di decidere per il meglio, consapevoli dei rischi fondati e di quelli infondati.

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