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Fertilità (Infertilità) maschile: cosa evitare per far centro.

Quello della fertilità maschile rappresenta un tema tra i più battuti quando le coppie cercano invano di avere un bimbo. Uno dei momenti più lieti, come quello del concepimento, rischia così di trasformarsi in un’attesa che non di rado si trasforma in  angoscia.

Se talvolta la cicogna si fa attendere, è bene sapere cosa poter fare per sperare di metterla in moto. Talvolta piccoli ritocchi allo stile di vita e all’alimentazione producono risultati sensazionali. E in ogni caso ne vale davvero la pena provare.

Fertilità maschile, gli esami per saperne di più

Va anzitutto premesso che nella valutazione dello stato di fertilità dell’uomo è indispensabile una visita andrologica. Visita che prevede una completa raccolta della storia clinica, familiare, lavorativa, e soprattutto andrologica e sessuale.

Contestualmente si procede ad un accurato esame dei genitali, con particolare attenzione ai testicoli. Vanno altresì considerati possibili fattori influenti quali febbre, esposizione a fonti di calore, stress ossidativo, uso di farmaci e malattie.

La diagnostica ormonale prevede il dosaggio di alcuni ormoni quali FSH, LH, Testosterone totale, cui si può aggiungere l’Inibina B, la Prolattina (PRL), l’Estradiolo (E2), l’SHBG e lo studio della funzione tiroidea (TSH ed fT4).

E’ inoltre fondamentale l’ecocolordoppler scrotale o testicolare. Si tratta di un esame non invasivo, che permette di valutare in maniera completa tutte le caratteristiche dei testicoli. Consente di riconoscere patologie responsabili di infertilità e di individuare patologie interferenti con la salute generale del paziente. Tra queste le lesioni testicolari sospette e non palpabili, permettendo inoltre di valutare l’eventuale presenza di varicocele, un’altra causa frequente di infertilità maschile.

Fertilità maschile, l’obesità incide

Test di gravidanza positivo
Test di gravidanza positivo

In merito alla fertilità maschile non strapperà sorrisi sapere che il 30% dei casi di infertilità maschile è idiopatica, ovvero non è possibile identificarne una causa.

I fattori coinvolti possono essere esterni, quali stile di vita, alimentazione e inquinamento ambientale. Oppure legati all’individuo, come infezioni croniche, cause genetiche non note, varicocele subclinico.

Ciononostante la fertilità è un bene da tutelare e preservare sin dall’infanzia. Banali infezioni, se trascurate, possono comportare conseguenze negative a lungo termine sulla fertilità.

Anche fumo, alcol e sostanze stupefacenti, come pure l’obesità o l’eccessiva magrezza possono incidere.

A pesare sulla fertilità maschile sono anche la sedentarietà o l’eccessiva attività fisica, che risultano tra i fattori di rischio capaci di influenzare negativamente la salute sessuale e riproduttiva di un individuo.

Recenti studi confermano che l’obesità e l’eccessiva magrezza sono causa del circa il 12% dell’infertilità. L’obesità nell’uomo si associa ad una riduzione dei livelli di testosterone ematico e ad alterazioni del liquido seminale.

Fertilità maschile, gli altri fattori di rischio

Il fumo incide negativamente sulla fertilita? maschile e femminile
Il fumo incide negativamente sulla fertilita? maschile e femminile

Nel maschio fumatore molti parametri del liquido seminale risultano alterati in correlazione negativa con il numero di sigarette. Nell’uomo il fumo di sigaretta riduce la motilità e altera la morfologia degli spermatozoi.

Il fumo interagisce inoltre con le ghiandole accessorie maschili modificando la loro secrezione. Infine, le sostanze tossiche presenti nel fumo di sigaretta sono in grado danneggiare la cromatina e il DNA degli spermatozoi in misura direttamente proporzionale al numero di sigarette fumate.

Anche i cannabinoidi possono interferire con l’impianto degli embrioni e la motilità degli spermatozoi.

In merito al consumo eccessivo di alcol, se nella donna altera i meccanismi dell’ovulazione e dello sviluppo ed impianto dell’embrione, nell’uomo, invece, danneggia i testicoli, riduce i livelli di testosterone e danneggia la maturazione degli spermatozoi.

Gravi danni all’apparato sessuale e riproduttivo, infine, sono arrecati dall’uso di sostanze stupefacenti, che pesano enormemente sulla fertilità maschile.

Lo sport, invece, se praticato con equilibrio e costanza, è utile a garantire un buono stato di salute generale e riproduttiva. Tuttavia sia l’eccessiva sedentarietà, sia un’attività fisica troppo intensa, possono alterare l’assetto ormonale e riproduttivo sia maschile che femminile.

Il doping può determinare alterazioni del desiderio sessuale, della funzione erettile e della capacità riproduttiva nei maschi, e alterazioni nel ciclo mestruale ed infertilità nelle femmine, con conseguenze anche gravi.

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