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Asma da bambini, fattore di rischio per malattie cardiovascolari da adulti

L’asma da bambini sarebbe un fattore di rischio di malattie cardiovascolari in età adulta. Questo quanto emerge da uno studio pubblicato su “Hypertension”, la rivista dell’American Heart Association.I ricercatori della Scuola di sanità pubblica e medicina tropicale della Tulane University di New Orleans, hanno studiato 1.746 persone, di età compresa tra 20 e 51. L’osservazione si è protratta per un lasso di tempo medio di 11 anni. Lo scopo quello di analizzare quali fossero gli effetti dell’asma nell’infanzia sul rischio cardiovascolare.

Va ricordato, in premessa, che l’asma è una malattia delle vie respiratorie. Le mucose, in caso di asma, producono una notevole quantità di catarro, ma uno spasmo dei muscoli dei bronchi ne diminuisce il diametro, compromettendo la respirazione. Solitamente nei bambini le crisi hanno inizio dopo i 3 anni. Se insorgono prima la prognosi è senz’altro più preoccupante. Inquinamento ambientale, fumo passivo e reattività allergica sono all’origine dell’aumento progressivo di malati d’asma. Vi contribuiscono anche infezioni virali o l’uso di farmaci come l’aspirina, senza escludere anche le origini allergiche.

Asma da bambini, crescono i rischi per malattie cardiovascolari

Asma da bambini e l’aumentato rischio di malattie cardiovascolari da grandi: per stabilire un legame tra le due malattie, gli scienziati hanno misurato la rigidità arteriosa, fattore di rischio delle malattie cardiovascolari, con un test non invasivo.  I risultati dello studio hanno mostrato che chi è stato asmatico da piccolo, ha un rischio più alto di rigidità arteriosa e di sviluppare questa anomalia molto presto nell’arco della vita. Una “relazione pericolosa” ancora più marcata se la persona era anche in sovrappeso e ipertesa.
“Il nostro studio indica che un precedente asmatico nell’infanzia è associato alla rigidità aortica negli adulti e potenzialmente un rischio accresciuto di malattia cardiaca futura”, ha spiegato Dianjianyi Sun, primo autore dello studio. “Esiste una plausibilità biologica che la natura infiammatoria dell’asma si traduca in un prematuro invecchiamento vascolare”, ha spiegato il cardiologo Stephen Archer, della Queen’s University in Canada, commentando i risultati dello studio.

Asma, come alleviarne i sintomi

L’asma non si cura del tutto, ma si possono alleviare i suoi sintomi. I farmaci vanno prescritti dal medico e variano a seconda dell’entità della malattia. I broncodilatatori e gli antinfiammatori possono essere utile per una forma lieve e moderata. E’ in ogni caso preferibile favorire la presenza dei bambini in ambienti freschi, al mare o in montagna, riducendo ogni rischio di fumo passivo. Da ridurre anche il rischio di contatto con gli antigeni, evitando anche la  la fioritura delle piante in primavera. Va persino rammentato che anche lo sforzo fisico, come l’attività sportiva, ma anche il gioco, possono scatenare un’asma bronchiale. In certi casi è sempre preferibile fermarsi e trovare un pò di riposo ristoratore.

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