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Allattamento di notte: fino a quando va bene?

L’allattamento di notte è un appuntamento fisso nei primi mesi di vita del neonato, ma alla lunga può rivelarsi faticoso per la mamma. Con il passare del tempo la stanchezza inizia a farsi sentire, ed è normale voler riguadagnare qualche ora di sonno. Eliminare la poppata notturna è una tappa fondamentale per il bebè, ma anche per i genitori, che possono tornare a riposarsi un po’.

Quand’è che il pasto notturno non serve più? E fino a quando va bene l’allattamento di notte? Vediamo cosa dicono gli esperti.

Allattamento di notte: le tappe

Subito dopo la nascita i neonati crescono molto rapidamente e hanno bisogno di mangiare spesso. Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda alle mamme di allattare a richiesta, offrendo il seno o il biberon ogni volta che il piccolo piange per la fame. Le poppate notturne sono fondamentali in questa fase, perché stimolano la produzione di latte e aiutano a rilassare il seno, oltre a rafforzare la sintonia tra mamma e bambino.

Il numero dei pasti tende poi a diminuire e a regolarizzarsi. Se nelle prime settimane i bebè mangiano anche 8-12 volte nell’arco delle 24 ore, dal quarto mese all’anno di vita le poppate si distanziano. È proprio in questa fase che il bambino riesce a dormire per almeno 6 ore, perdendo l’abitudine dello spuntino notturno.

Quando smettere la poppata notturna?

Le poppate notturne non hanno controindicazioni per il bambino e vengono spesso superate gradualmente. Se questo non succede può servire un intervento da parte dei genitori. Il dubbio più comune riguarda le tempistiche: quando si dovrebbe interrompere l’allattamento di notte? Non esiste un termine, perché ogni bambino segue uno sviluppo diverso. Secondo la maggior parte dei pediatri, si può tentare di eliminare l’allattamento notturno quando il bambino supera i 6/7 kg di peso, avendo un po’ più di pazienza se il piccolo è nato prematuro.

Questo processo può coincidere con lo svezzamento, ma non è detto. Le novità nella routine alimentare, anche se gradite, portano alcuni bambini a richiedere la poppata della notte con più insistenza. Bisogna infine considerare che i bambini non si svegliano soltanto per la fame, ma anche perché hanno dei cicli di sonno più brevi rispetto ai nostri.

In conclusione, anche sul fronte dell’allattamento notturno non ci sono regole fisse rispetto all’età. L’importante è ascoltare le esigenze del bambino, adattandole alla nostra routine grazie ai consigli del pediatra.

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