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Un amico quattrozampe fa bena alla crescita del bambino

E’ quasi tempo di letterine a Babbo Natale. Se quest’anno vostro figlio chiedesse un amico a quattro zampe, prendete in considerazione seriamente la richiesta. Far crescere un bambino in compagnia di un animale, in particolare un cane o gatto, ha innumerevoli benefici sulla sua crescita psicologica ed emotiva.

Un animale educa all’altro

Far crescere nostro figlio in compagnia di un amico a quattro zampe è un ‘occasione per ampliare  la sua educazione e sviluppare in lui empatia e la così detta intelligenza emotiva. Crescere insieme ad un animale insegna al piccolo a prendersi cura di un’altra creatura, un essere vivente diverso da noi. Il bambino accanto a un cane o un gatto impara a comunicare oltre la parola, attraverso l’empatia, sviluppando una forte espressività facciale. Prevale una comunicazione fatta di sguardi, sorrisi, coccole, complicità. Il bambino a suo agio con un animale sviluppa sentimenti come la sensibilità, la commozione, la tenerezza.

Sono innumerevoli oggi gli studi che confermano come i bambini che vivono assieme ad un animale presentino un’intelligenza emotiva più sviluppata. Abituandosi a comunicare con un altro essere vivente imparano a capire le emozioni altrui, diventa naturale sapersi mettere nei panni dell’altro. Il bambino impara ad osservare l’animale e a interpretare i suoi bisogni fisici, psicologici e affettivi. Il bambino cresce all’interno di una vera e propria relazione che richiede attenzione, cure e anche pazienza nel rispetto dei tempi altrui.

L’animale insegna il ciclo della vita. Un animale ha una vita più breve della nostra e permette quindi al bambino di vivere le varie fasi della vita e della crescita e dello sviluppo. Ci sarà una prima fase in cui saranno coetanei e compagni di giochi, ma poco a poco, negli anni la relazione cambierà e il bambino si troverà accanto un compagno anziano che necessiterà di una compagnia diversa. La morte del proprio cane o gatto aiuterà il bambino a misurarsi con il dolore, le lacrime, il senso  di perdita.

Non assecondiamo la richiesta se è un capriccio

Un bambino e il suo amico cane

Decidere di accogliere in casa un animale non è un’idea da prendere con leggerezza, ma va ponderata seriamente in famiglia. E’ importante far comprendere al bambino che la presenza di un animale in casa comporta innumerevoli responsabilità. Il bambino dev’essere consapevole che un cagnolino o gattino non sono dei peluche, ma sono esseri viventi con quali s’instaurerà una vera e propria relazione di amicizia e di vita. Come qualsiasi tipo di relazione gli ingredienti necessari sono: attenzione, cura, pazienza, impegno e rispetto.

I genitori dovrebbero capire insieme le reali motivazioni alla base della richiesta. Approfondire se sia un desiderio mosso dalla solitudine o dalla moda del momento, magari lanciata da un recente film di animazione. E’ doveroso che in famiglia si valutino le reali abitudini quotidiane e si considerino i tempi durante i quali l’animale resterebbe solo a casa. La quotidianità famigliare, con l’arrivo di un animale, soprattutto in una famiglia che non ha mai avuto un quattro zampe vicino, viene rivoluzionata.

Ma se i genitori ritengono sia importante per il proprio bambino crescere in compagnia di  un amico peloso potranno constatare i benefici psichici  e relazionali che il nuovo membro della famiglia stimolerà da subito. Per un bambino crescere in compagnia di un cucciolo è un’esperienza meravigliosa e speciale. Ma la presenza di un animale favorirà benessere e gioia a tutti i membri di casa.

 

Risvolti psicologici

Oggi sempre più frequentemente si ricorre alla pet-teraphy in considerazione dei benefici ampiamente dimostrati che si manifestano attraverso il  rapporto uomo – animale. Per un bambino relazionarsi con un amico quattro zampe favorisce il suo sviluppo emotivo e psicologico. Attraverso il legame con un animale il piccolo proietta le proprie emozioni sull’amico peloso, trasferisce paure e insicurezze. Un animale in famiglia aiuta il bambino a crescere sapendosi muovere con equilibrio tra il complesso mondo  emozionale.

Un quotidiano contatto con l’amico quattro zampe  favorisce quindi:

  • senso di responsabilità
  • empatia ed affettività
  • sensibilità
  • autostima
  • competenze motorie
  • riduce lo stress (si riducono i livelli di cortisolo e sale il livello di ossitocina)
  • stimola la risposta immunitaria in bambini colpiti da malattie di lunga durata

Quando prendere un animale

Se in famiglia ci sono bambini molto piccoli è indispensabile la costante presenza dei genitori  durante le interazioni bambino  e animale. I bimbi piccoli fino circa ai 3 anni vedono nell’animale una sorta di giocattolo. E’ necessario quindi che mamma e papà insegnino al piccolo il rispetto verso questa creatura vivente, le sue emozioni e il suo sentire.

Se il bambino invece ha già 6 anni circa la relazione che andrà a creare con l’animale sarà improntata sull’amicizia, un nuovo interlocutore con il quale comunicare. Da questa età in poi si potranno, in base all’età, lasciare svolgere piccoli compiti di accudimento al bambino. Inizialmente saranno piccole incombenze come controllare se nella ciotola c’è acqua fresca, ricordarsi la pappa oltre che dedicarsi all’amico con attenzioni di gioco e coccole. Se da più piccoli la passeggiata con il cane si farà anche con mamma o papà, una volta diventati ragazzini ci si potrà assumere la responsabilità dell’uscita  da soli. Crescere insieme al proprio animale domestico è una vera palestra per il bambino.  Acquisirà maturità imparando a  superare l’egoismo personale in favore di uno sguardo sempre rivolto anche all’altro.

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