Come riconoscere quando il proprio bambino presenta non un semplice ritardo del linguaggio ma un disturbo specifico del linguaggio?
Imparare a parlare è un processo straordinariamente complesso che si verifica con incredibile rapidità, di norma nel corso dei primi tre anni di vita. Ogni bambino però compie un suo percorso, con i propri tempi e le proprie peculiarità.
In alcuni casi i genitori si trovano ad interrogarsi sulle motivazioni che possono esserci dietro alcuni ritardi dei propri figli. Il dubbio spesso è relativo all’eventualità che non si sia di fronte ad un semplice ritardo del linguaggio ma ad un disturbo del linguaggio. Facciamo chiarezza con l’aiuto dell’esperta logopedista Claudia Manciocchi.
Quando si può parlare di disturbi del linguaggio?
“Se il bambino non impara a parlare nei primi tre anni di vita si può parlare di disturbo specifico del linguaggio. Sono disturbi caratterizzati da difficoltà nell’acquisizione e nell’uso del linguaggio parlato, scritto, gestuale, dovute a deficit della comprensione e della produzione. Tali disturbi si manifestano con un lessico ridotto, limitata capacità di costruire frasi e compromissione delle capacità discorsive”.
Qual è la differenza tra ritardo del linguaggio e disturbo del linguaggio?
“Il disturbo di linguaggio si manifesta in età prescolare e riguarda la difficoltà nella comprensione e produzione. Il ritardo del linguaggio riguarda quei bambini denominati “late talkers” cioè parlatori tardivi, bambini che a 2 anni hanno un vocabolario di meno di 50 parole. Molti di questi bambini recuperano il loro ritardo intorno ai 3 anni”.
Cosa diagnosticare il disturbo del linguaggio?
“In genere la diagnosi viene effettuata da un’equipe multidisciplinare costituita da neuropsichiatra, psicologo, logopedista oppure da queste figure separatamente le quali poi comunicheranno tra di loro riguardo la raccolta di informazioni sullo sviluppo psicomotorio, linguistico e comunicativo del bambino. In un secondo momento, verranno proposti al bambino test strutturati specifici”.
Dislessia e disturbi del linguaggio, quale collegamento?
“Bisogna dire che i disturbi di linguaggio si presentano in età prescolare e tendono a ridursi nel tempo, ma spesso si è notato che soggetti con dislessia o altro DSA, presentavano un pregresso disturbo del linguaggio. Secondo alcuni, più della metà dei bambini con DSL presenta difficoltà d’apprendimento nei primi anni scolastici. Per questo, bisogna fare diagnosi ed intervento precoci.
La Dott. Logopedista Claudia Manciocchi si occupa di riabilitazione delle patologie dell’età evolutiva come: ritardi del linguaggio, deglutizione atipica, DSA, dislalia, disfonia infantile e balbuzie ma anche delle patologie che riguardano i professionisti della voce.
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