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Contraccettivi in gravidanza: ha senso usarli?

Ha senso usare i contraccettivi in gravidanza? La risposta può sembrare ovvia, ma il tema non va sottovalutato. Se si aspetta già un bambino non si può ovviamente rimanere incinta una seconda volta. L’uso del contraccettivo in gravidanza è quindi sulla carta una precauzione inutile.

Alcuni anticoncezionali non si limitano però a evitare le gravidanze indesiderate, ma svolgono altre funzioni, come proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili. Il loro impiego può dunque aiutare anche durante la gestazione. Vediamo nel dettaglio quando l’uso dei contraccettivi ha senso, e quando invece è meglio evitare.

Contraccettivi in gravidanza: perché usarli?

Preservativo in gravidanza
Preservativo in gravidanza

I contraccettivi in gravidanza vanno usati soltanto per un motivo: proteggere la mamma e il feto da infezioni che potrebbero trasmettersi durante il rapporto. Esiste un solo metodo capace di svolgere questa funzione: il preservativo. La copertura contro le malattie sessualmente trasmissibili è garantita sia dal preservativo maschile, di gran lunga il più noto e utilizzato, sia da quello femminile, molto meno diffuso.

Quando il sesso avviene fuori da una relazione esclusiva e stabile, o si hanno dubbi sullo stato di salute del partner, il preservativo va utilizzato sempre, anche in aggiunta ad altri anticoncezionali. Questo vale soprattutto se si aspetta un bambino, perché diventa ancora più importante prendersi cura della propria salute. Ma l’uso del preservativo in gravidanza è consentito? Certo, è consentito e consigliato.

Il preservativo è infatti un sistema barriera che, a differenza dei contraccettivi ormonali (ad esempio la pillola) o intrauterini (come la spirale), non interferisce in alcun modo con la gestazione.

I possibili rischi della contraccezione in gravidanza

Fatta eccezione per il preservativo, gli altri contraccettivi in gravidanza sono inutili. Il motivo è semplice: non ha senso evitare di rimanere incinta quando si è già in stato interessante. L’assunzione di anticoncezionali in gravidanza può però avvenire involontariamente. L’esempio classico è rappresentato da chi rimane incinta nonostante la pillola e continua a prenderla dopo che è avvenuta la fecondazione.

Come comportarsi in questo caso? Per prima cosa niente panico, con le moderne pillole a basso dosaggio ormonale i rischi per il feto sono quasi nulli. Qualche problema potrebbe nascere con le pillole ricche di estrogeni dopo l’ottava settimana, ma è davvero difficile non rendersi conto di una gravidanza così avanzata.

Per non sbagliare è sempre meglio chiedere il parere del proprio ginecologo, e confrontarsi con lui su qualsiasi dubbio legato all’uso degli anticoncezionali quando si aspetta un bambino.

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