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Accettare di non avere figli, le donne soffrono di più

Dover accettare di non avere figli può  avere conseguente psicologiche maggiori nella donna che nell’uomo. Desiderare un figlio che non arriva è uno delle situazioni più stressanti e difficili che ci possono essere nella vita di una coppia. Ma tra i due la donna può vivere una situazione di maggiore sofferenza. Stati d’animo e pressioni, anche sociali, che abbiamo analizzato con la psicologa Francesca Camisa.

Accettare di non avere figli, le dinamiche di coppia

All’interno della coppia le donne spesso vivono una situazione di sofferenza emotiva più marcata ed evidente rispetto agli uomini. I maschi, in genere, tendono ad esprimere meno i loro sentimenti e ad essere più rivolti all’azione. Molto spesso, infatti, l’uomo è colui che nella coppia cerca soluzioni concrete e pratiche, che permettano ad entrambi di non soffrire troppo.
Chiaramente però non si può generalizzare, ci sono infatti uomini che vivono molto intensamente e con grande risonanza emotiva la condizione di infertilità. Generalmente però nella coppia uomo e donna si equilibrano e se l’uno è molto sofferente l’altro cerca di mostrare meno (o di gestire diversamente) i propri sentimenti per non gravare sul partner.

Le donne soffrono di più se non riescono ad avere figli

Spesso le donne tendono a sentirsi eccessivamente responsabili dell’infertilità di coppia e a sentirsi particolarmente in colpa anche quando le cause non sono conosciute o sono legate a problematiche fisiche di entrambi.
Per gli uomini però scoprire di essere sterili o infertili può costituire un momento di grossa crisi individuale ed essere fonte di notevole stress. Per entrambi questo è un periodo in cui lo stress emotivo e le tensioni emotive possono portare all’emergere di difficoltà e sintomi sia di tipo ansioso che di tipo depressivo. Anche la sessualità di coppia spesso ne risente. Per le donne, però, più degli uomini, la sofferenza può essere lacerante.

Disagio e supporto psicologico

Dover accettare di non avere figli comporta stati d’animo angosciosi nelle donne.  Nella maggior parte dei casi:

    • potrete vivere un periodo in cui la vostra autostima vi sembra fortemente compromessa
    • è possibile che abbiate la tendenza a colpevolizzarvi, a rimuginare
    • è possibile che possiate avere difficoltà a parlare del problema che spesso rimane un segreto della coppia o da condividere con pochi intimi
    • La sofferenza e l’angoscia che provate altera anche il vostro modo di pensare al vostro futuro, alla vita di coppia, a voi stesse,
    • potreste arrivare a sentirvi “come un ramo secco” oppure “inaridite” o ancora in un vicolo stretto in cui l’unico barlume di luce è costituito dalla fecondazione assistita
    • Può diventare difficile anche frequentare amiche/coppie che rimangono incinte
    • Per alcune di voi ogni nuova nascita nell’entourage amicale può esser vissuta come un rimarcare sia la mancanza della capacità di procreare, che del figlio tanto desiderato

In  questo delicato momento di transizione è consigliabile avere uno spazio di supporto psicologico da parte di uno psicologo specializzato in psicologia clinica perinatale e infertilità/PMA per aiutarvi ad elaborare il dolore, ad affrontare la frustrazione e le difficoltà emotive e relazionali e di coppia che questa situazione porta con sé.

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