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5 valide alternative alla baby sitter

Quando in casa entrambi i genitori hanno un lavoro avviato c’è bisogno di un aiuto con i bambini, a volte a tempo pieno, altre volte a chiamata. Un’uscita serale con tuo marito per festeggiare una ricorrenza speciale, un meeting di lavoro che si prospetta durare un po’ troppo, una serata con le amiche storiche… sono tante le occasioni in cui avere una persona di fiducia è fondamentale. Ma non sempre basta il servizio di baby sitting. Pensare a un’alternativa alla baby sitter ti permette oltretutto un risparmio economico, perché non per forza si ha la possibilità di sostenere i costi di un’assistenza full time. Vediamo quindi alcuni consigli riguardanti le alternative alla baby sitter.

Quanto costa una baby sitter?

Secondo quanto riportato dalla ricerca condotta da Sitly, piattaforma online che mette in comunicazione genitori e baby sitter, il costo orario medio delle tate è di circa 7,70 euro all’ora. Questa cifra varia in base all’incidenza di alcuni fattori. Nelle grandi metropoli, per esempio, la spesa è più alta e supera gli 8 euro a differenza di alcune città del sud Italia dove si scende a 7 euro/h. Altre variabili da non sottovalutare sono il livello di esperienza, l’aver frequentato corsi specifici e di formazione e l’età dei bambini di cui occuparsi.

5 alternative alla baby sitter

1. Amici e famiglia

I tuoi cari sono presenti nella tua vita e ti possono aiutare, se serve. Puoi chiedere aiuto ai nonni, a tua suocera, ad una sorella, alla vicina di casa oppure ad una cara amica. Non dimenticare di far sapere loro quanto significhi questo per te e che ci sei in caso contrario.

2. L’asilo nido in casa

Si tratta di un servizio molto più economico rispetto alle strutture tradizionali. Rappresenta una novità per il nostro paese, ma sta prendendo piede soprattutto nelle città più grandi. Oltre al vantaggio dal punto di vista finanziario, l’asilo in casa permette al bambino di vivere in un contesto più raccolto e più intimo.

3. Una ragazza alla pari

Le au pair sono persone che vivono e lavorano per una famiglia e provengono da un paese straniero. Danno una mano in casa in cambio di vitto e alloggio, aiutano con le pulizie, l’assistenza agli anziani, la cura degli animali domestici e, ovviamente, con il babysitting.

4. Una persona fidata per più servizi

Succede spesso che, per la gestione della casa, i genitori si debbano affidare a delle persone esterne. Quello che talvolta si sottovaluta è l’incidenza che i costi di più figure ha sulle finanze familiari. Se hai già una persona che si occupa delle faccende domestiche, puoi provare a chiederle di accudire i bambini per qualche ora extra in caso di bisogno.

5. Condivisione con altri genitori

Se non trovi alternativa ad una baby sitter, puoi assumerne una insieme ad altri genitori. Una sorta di baby sitting sharing, che aiuterà tutti a risparmiare qualcosa senza scendere a troppi compromessi in fatto di assistenza professionale. Se hai orari simili con un’altra famiglia, puoi coordinarti per mandare i tuoi figli a casa loro, o viceversa, e assumere solo una babysitter per occuparsi di tutti i bambini. Dato che le sitter vengono in genere retribuite all’ora e meno per numero di bambini, dividere il costo totale risulta un’ottima strategia per risparmiare!

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