Arriva un momento per tutti i genitori in cui ci si chiede: sarà il momento giusto per togliere il pannolino? Se intorno ai 18/24 mesi i bambini cominciano ad acquisire consapevolezza dello stimolo sfinterico è pur vero che ciascun bambino ha i suoi tempi individuali, che vanno sempre rispettati.
Via il pannolino
Consultando manuali pediatrici è possibile constatare come nel tempo gli approcci allo “spannolinamento” siano mutate e oscillino tra teorie diverse. Il famoso Benjamin Spock negli anni ’60 suggeriva di non insistere e di non proporre il vasino prima dell’anno di età, perchè riteneva che il controllo degli sfinteri si collocasse tra i 18 e 24 mesi appunto. Oggi nei manuali di puericultura il range di età si è allargato e spesso si legge che l’autonomia sfinterica si raggiunge tra i due e i quattro anni. E’ indubbio che talvolta concorrono anche abitudini di “comodità” protratte dai genitori stessi. Le ultime tendenze invitano a togliere molto presto il pannolino. Tracy Hogg, infermiera inglese specializzata in puericultura e diventata famosa in tutto il mondo per il suo libro “ Il linguaggio segreto dei neonati “ invita ad educare al vasino il bambino prima dei 18 mesi.
Educazione al vasino
Dopo i 18 mesi il bambino comincia a manifestare la sua volontà con i primi “no” , comincia a sviluppare la propria personalità e individualità. Per questa ragione viene suggerito di cominciare a socializzare con il vasino prima di questa età. Tracy Hogg per esempio suggerisce quindi di approcciare al vasino già intorno ai 10/12 mesi. Questo non significa volere rendere il piccolo indipendente dal pannolino subito.
Non bisogna avere fretta. Cominciando presto si vuole solo introdurre una consuetudine nel bambino così da farlo familiarizzare con l’oggetto, che poco a poco diventerà naturale nella sua quotidianità. Abituare il piccolo a sedersi sul vasino appena svegliato, dopo pranzo, dopo cena, introduce una routin che aiuta il piccolo a porre attenzione ai suoi stimoli.
Pannolini di ieri e di oggi
Indubbiamente i ciripà inducevano le mamme di un tempo ad accelerare per quanto possibile lo svezzamento da pannolino. Lavare quotidianamente pannolini di stoffa era un onere gravoso per la mamma e per il piccolo il sentirsi inzuppato era una sensazione di grande fastidio. Due fattori importanti che probabilmente favorivano l’abbandono del ciripà relativamente presto.
Oggi i pannolini in commercio garantiscono un asciutto perfetto che se lascia tranquillo il piccolo in un certo qual modo può impigrirlo. E per i genitori il pannolino usa e getta è estremamente comodo anche se per nulla ecologico. Con i ritmi frenetici e stressanti della vita quotidiana risulta più veloce un cambio di pannolino in più, che un percorso di “educazione” all’autonomia.
Il ruolo importante dei genitori
I genitori si trovano spiazzati tra il volere vedere il proprio bambino autonomo e il timore di creare disagio nel piccolo anticipando i suoi tempi. Una regola standard non esiste.
Il genitore è la guida che conduce il bambino ad intraprendere il cammino sulla strada dell’indipendenza. Senza timore i genitori, pur rispettando e ascoltando il proprio bambino, devono accompagnarlo dolcemente verso l’autonomia incoraggiandolo e sostenendolo.
E’ importante affrontare questa fase con pazienza e serenità, per dar modo al bambino di arrivare al traguardo sentendosi gratificato.
I bambini non vanno sgridati se si faranno la pipì addosso; il rimprovero li mortificherà. Al contrario, consapevoli che sarà un percorso che si alternerà tra “successi” e piccoli “insuccessi”, senza mollare si dovrà essere capaci di continuare a incoraggiare con positività.
Ruolo delle educatrici dell’asilo
Non è di poco conto l’eventuale collaborazione da parte delle maestre dell’asilo nido. Un lavoro congiunto tra maestre e genitori aiuta di molto a intraprendere il percorso di autonomia del bambino. Il piccolo insieme ai suoi compagni acquisisce tra le diverse regole e consuetudini anche quella dell’andare al bagno. Un’abitudine che farà propria in breve tempo, osservando i suoi amichetti. Al nido i bagni sono strutturati e concepiti a loro dimensione e questo facilita e invita il bambino all’autonomia.
Quando è pronto il bambino: segnali
Osservando il vostro bambino nella quotidianità potrete trarre utili segnali che vi aiuteranno a capire se è arrivato il momento per cominciare lo “ svezzamento” dal pannolino.
1- se il bambino verbalizza già molto bene è probabile che cominci ad avvertire e quindi comunicare quando percepisce lo stimolo
2 – se troverete spesso il pannolino asciutto dopo qualche ora allora il piccolo sta imparando a controllarsi
3 – se comincia a togliersi da solo il pannolino o chiede esplicitamente che gli venga tolto
4 – se apprezza storie e libricini colorati e divertenti che raccontano di storie “sul vasino”
Parola d’ordine: serenità
Ricordiamoci che se devono essere pronti i piccoli per togliere il pannolino, allo stesso tempo lo devono essere anche mamma e papà. Con serenità e pazienza bisogna preventivare un periodo in cui forse la lavatrice avrà il suo da fare. Predisponiamo un bel po di cambi pronti all’occorrenza e armiamoci di allegria e sorriso pronto.
Affrontiamo questo periodo come se fosse un gioco da condividere senza tensioni e nervosismi. In principio la visita al bagno dovrà essere con cadenza regolare anche ogni mezz’ora per poi diradare mano a mano i tempi.
Una sola regolina importante: una volta che si è deciso di togliere il pannolino, non torniamo sui nostri passi. Creerebbe confusione nel nostro bambino.
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