Spendere tempo di qualità con il papà favorisce lo sviluppo psicologico e cognitivo del bambino. Lo conferma un’indagine condotta in Inghilterra, che ha analizzato l’importanza del ruolo paterno per la formazione di bimbi più intelligenti, sicuri ed equilibrati.
Ma come comportarsi con i figli che non vogliono stare con il padre? Sia nelle coppie unite che in quelle separate può capitare che i bambini rifiutino la compagnia paterna, rifugiandosi nell’abbraccio della mamma. Vediamo cosa suggeriscono gli esperti per superare questo atteggiamento in modo naturale e senza traumi.
Perché i figli non vogliono stare con il padre?
Un bambino può rifiutare la compagnia paterna per infinite ragioni. Succede ad esempio quando arriva un secondo figlio, ma anche quando ricomincia la scuola o la mamma riprende a lavorare. In situazioni di questo tipo, i figli non vogliono stare con il padre perché sono gelosi della mamma e cercano di averla tutta per loro. L’allontanamento è in altri casi un capriccio, o una richiesta di attenzioni. Il piccolo cerca così una prova d’amore o una maggiore considerazione, specialmente se il papà è stato poco presente, magari in seguito a una trasferta o a un periodo di lavoro intenso.
La poca voglia di stare insieme dipende anche dalla mancanza di abitudine, quindi dall’insufficiente coinvolgimento del padre nella vita dei figli. Il distacco può infine essere un escamotage sviluppato dal bambino per manifestare la sua personalità e la sua indipendenza, quindi una normale conseguenza della crescita.
Come superare il rifiuto del bambino
Quando i figli non vogliono stare con il padre non bisogna offendersi né prenderla sul personale. Spesso si tratta infatti di semplici fasi transitorie, destinate a risolversi da sole.
Se si sospetta una gelosia verso la mamma, il bimbo va rassicurato e coccolato. In questo caso è bene che il papà faccia un passo indietro, lasciando spazio al rapporto madre-figlio. Si possono però introdurre alcune attività da fare insieme, creando piccole tradizioni padre-figlio (o padre-figlia) per condividere un po’ di tempo di qualità. Basta scegliere tra i loro passatempi preferiti: si può organizzare un giro in bici o una gita in fattoria, ma anche una partita di pallone o un pomeriggio al cinema.
Il modo migliore per superare la chiusura del bambino è non drammatizzare. Gli esperti consigliano di affrontare la situazione con serenità e dolcezza, ricercando le cause del distacco e rispettando sempre la volontà del piccolo.
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