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Visita ed esami alla 38° settimana: in cosa consistono?

Siamo giunti al termine della gravidanza, che se a termine si concluderà tra la 38° e la 42° settimana. Prima che arrivi il grande giorno si deve mettere in calendario  un’ultima visita dal ginecologo o dall’ostetrica. Ci sono una serie di esami alla 38° settimana, o anche detti: gli esami pre parto, che vanno eseguiti  e controllati. Quali sono ce li spiega la dottoressa e ostetrica Pamela Morganti.

Visita alla 38° settimana

Se la gravidanza procede senza problemi e segue la naturale fisiologia la visita alla 38° settimana potrebbe essere l’ultima prima del parto. L’operatore che segue la donna effettuerà una visita vaginale per valutare la condizione dell’utero, ossia la punta della grande pera rovesciata che contiene il bambino. Verificherà se il collo dell’utero ha cominciato il suo processo di assotigliamento  in vista del travaglio e misurerà lo stato di dilatazione. L’utero infatti ha già cominciato a modificarsi sotto l’azione delle contrazioni preparatorie, quelle di Braxton Hicks, che iniziano intorno alla 28° settimana per preparare utero e feto a quel grande lavoro che sarà poi il travaglio. La futura mamma le avvertirà dal secondo trimestre in poi come un indurimento della pancia, per una durata di 30 – 60 secondi circa.

Se è l’ostetrica a condurre la visita  misurerà la lunghezza della sinfisi pubica –  fondo uterino per controllare la crescita del feto, ausculterà il battito cardiaco fetale e attraverso le manovre di Leopold ( manovre innocue) e la palpazione addominale determinerà la posizione del feto e la quantità di liquido amniotico (semeiotica ostetrica). Il professionista, ginecologo od ostetrica (l’Organizzazione Mondiale della Sanità nelle sue Linee guida per la gravidanza e il neonato indica che una gravidanza fisiologica possa essere seguita da un’ostetrica, affiancata dal medico specialista per la patologia, come per es. il diabetologo per diabete gestazionale, cardiologo per pressione alta, etc), proseguiranno la visita misurando la pressione e il peso della donna e chiedendole informazioni circa il suo stare negli ultimi giorni. Anche la considerazione del benessere della donna non solo da un  punto di vista fisico ma anche psicologico è essai importante. Avendo un quadro completo anche grazie la visione degli esami, il medico potrà concludere la seduta rassicurando la gestante sugli eventuali dubbi e paure tipici.

Esami alla 38° settimana

Gli esami da portare nel corso della probabile ultima visita prima del parto, che servono per escludere anche disturbi come la gestosi o il diabete sono:

  • esami ematici ( da portare anche il giorno del parto)
  • tamponi, vaginale e rettale, per streptococco beta emolitico di gruppo B
  • esami delle urine
  • elettrocardiogramma
  • visita anestesiologica se s’intende fare l’epidurale

Sarà cura del medico programmare un eventuale calendario di ulteriori controlli da eseguire intorno alla 39° e 40° settimana se il parto non sarà avvenuto, prescrivendo:

  • monitoraggio del battito cardiaco del bambino
  • biometria fetale ( per controllare le dimensioni precise del bambino)
  • doppler flussimetria ( per verificare la circolazione sanguigna nel cordone)

Visita ed esami alla 38° settimana

Se la gravidanza non comporta elementi che possano preoccupare, il ginecologo o l’ostetrica congederanno la futura mamma ricordandole i segnali per riconoscere l’inizio del travaglio. Sarà il momento di recarsi in ospedale se le contrazioni saranno regolari e dolorose e si ripeteranno con cadenza di 5 – 10 minuti per almeno un’ora e anche nel  caso in cui invece si rompessero “le acque” . Infine s’inviterà la mamma a parlare con il bambino, preparandolo al fatto che fra pochi giorni, o qualche settimana, finirà la loro simbiosi, ma rassicurandolo che fuori dal caldo e protettivo utero la mamma e il papà lo stanno aspettando felici.

In collaborazione con la Dott.ssa Ostetrica Pamela Morganti, autrice della pagina Facebook Pamela…un’ostetrica per amica, laureata dal 2011 presso  l’Università di Tor Vergata in Ostetricia. Si è specializzata successivamente: CAN ( Corsi di Accompagnamento alla Nascita), Allattamento, Emergenze Ostetriche, Diagnosi Prenatale, Bonding, Cesareo dolce e Assistenza alla Gravidanza Fisiologica.

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