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Ecco quali sono gli esami pre parto necessari per le future mamme

Scopri quali sono gli esami pre parto che ogni futura mamma deve avere seguito prima del fatidico momento

Scoprire di aspettare un bambino è una vera e propria rivoluzione per la futura mamma e per tutta la famiglia. Inizia un periodo magico, fatto di amore, speranze, aspettative, ma anche timori e paure. Iniziano cioè nove mesi di gravidanza in cui avvengono profondi cambiamenti nel corpo della donna, sempre più visibili mano a mano che i mesi si susseguono. Un periodo in cui lo stato di salute della donna e del nascituro vengono continuamente monitorati, fino al parto ed oltre. Importante è conoscere quali sono gli esami pre parto necessari per ogni partoriente.

Prepararsi al parto

Ecografia pre natale
Ecografia pre natale

Tutta la gravidanza è volta alla preparazione al parto. Non solo da un punto di vista fisico, da parte della futura mamma, ma anche da un punto di vista psicologico. Un buon corso di accompagnamento è senz’altro utile per prepararsi al parto con maggiore consapevolezza. Ostetriche preparate ed empatiche possono senza dubbio fare la loro parte nel fornire nozioni e consigli che aiutino poi le partorienti ad affrontare il parto in maniera il più possibile serena. Sia che si tratti di un parto naturale che di un parto cesareo. Parallelamente però la preparazione al parto avviene anche attraverso i controlli medici e gli esami cui, mese dopo mese, la donna viene sottoposta.

Quali sono gli esami pre parto?

Con l’aiuto dell’ostetrica Pamela Morganti cerchiamo di chiarire le idee su quali sono gli esami pre parto necessari. E’ importante, infatti, farsi trovare pronte quando arriverà il momento.

“Gli esami necessari al parto in quasi tutte le strutture sono: l’emocromo, la toxoplasmosi, la rosolia, il gruppo sanguigno, il test di coombs (se mamma rh negativa), le transaminasi, HIV, hcv, hbsag e l’esame delle urine. Altri esami richiesti sono pt e ptt, la glicemia, le transaminasi, il tampone vaginale e rettale per streptococco, l’ultima ecografia d’accrescimento (ormai di routine la flussimetria), l’elettrocardiogramma materno e la visita anestesiologica in caso la mamma voglia effettuare l’epidurale.

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