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Sessualità dopo il parto, quando avviene la ripresa dei rapporti sessuali?

Dopo il parto, una degli scogli da superare per la coppia è la ripresa dei rapporti sessuali. Già durante la gravidanza la sessualità è fortemente condizionata dai cambiamenti in corso. Anche dopo la nascita del bambino i cambiamenti sono davvero tanti, e molti fattori, sia fisiologici che psicologici, influenzano il ritorno ad una vita sessuale attiva. Nella maggior parte dei casi dopo il parto trascorrono molti mesi prima che i genitori tornino ad avere rapporti completi. Nel periodo post natale sono stati riscontrati, infatti, alcuni disturbi, come dolore durante la penetrazione o un calo del del desiderio.

 Quanto trascorre dal parto ad un rapporto sessuale

In media, la coppia inizia ad avere contatto sessuale non coitale verso la terza settimana dopo il parto mentre la ripresa dei rapporti sessuali completi avviene verso le 6-8 settimane. In uno studio (Barrett, 2000) è emerso che la percentuale cumulativa delle coppie che riprendevano l’attività sessuale completa dopo il parto era: il 10% delle coppie entro 3 settimane, il 32% dopo 6 settimane, il 62% dopo 8 settimane, l’81% dopo 12 settimane, l’89% dopo 6 mesi.

Gli studi retrospettivi di Lydon-Rochelle e Signorello hanno analizzato il tempo intercorso tra il parto e la ripresa dell’attività sessuale in base al tipo di parto, evidenziando che il parto operativo, le lacerazioni di 3° e 4° grado e l’episiotomia richiedono un tempo maggiore. A 7 mesi dal parto infatti, il 40% dei parti operativi, rispetto al 29% dei parti spontanei, non avevano ancora ripreso l’attività sessuale. Lo studio non ha però evidenziato differenze tra il parto spontaneo e il cesareo.

Le lacerazioni ritardano la ripresa dell’attività sessuale

Altri studi hanno messo in discussione l’associazione tra il grado delle lacerazioni perineali ed il tempo intercorso tra il parto e la ripresa dei rapporti sessuali (Grudzinkas, 1984; Klein, 1994; Connolly, 2005; Buhling, 2006). I ricercatori dell’università di Berlino hanno valutato la percentuale di dolore nei  rapporti a seconda del tipo di parto, valutando 1613 primipare. I tipi di parto considerati sono stati quattro:

  1. a) spontaneo senza danni;
  2. b) taglio cesareo;
  3. c) episiotomia o lacerazione perineale;
  4. d) parto operativo con forcipe o ventosa.

Alla ripresa dei rapporti, il 49% ha avuto un significativo dolore alla penetrazione (medio, severo o intensissimo), che è stato massimo nelle donne che avevano avuto il parto operativo. La persistenza del dolore oltre i sei mesi dal parto è stata, rispettivamente, del 3.5% (nel gruppo a), 3.4% (gruppo b), 11% (gruppo c), e 14% (nel gruppo d). Parto spontaneo senza traumi e taglio cesareo hanno la massima probabilità di consentire una normale ripresa della vita sessuale, senza dolore dopo il parto (Buhling, 2006).

Modificazioni del desiderio dopo il parto

Tutti gli autori concordano nel ritenere che la vita di coppia, compresa quella sessuale, cambia nel puerperio, in particolare dopo la nascita del primo figlio. Il desiderio sessuale è sicuramente ridotto nei primi 3-4 mesi, la relazione tra i partner cambia, ma non sempre in senso negativo. Secondo Barret il 38% delle coppie vedrà il peggioramento della relazione, mentre il 10% avrà una vita sessuale più intensa e gratificante.

Secondo Robson e Kumar, a 3 e 12 mesi dal parto il desiderio nelle primipare, rispetto a prima della gravidanza, è inferiore per il 57% a 3 mesi e per il 25% a 6 mesi; invariato per il 33% e per il 50%, aumentato per il 10% e per il 25% (Robson, 1981).

Durante l’allattamento è stata documentata la presenza di calo del desiderio e secchezza vaginale che dipendono dall’iperprolattinemia associata alla prolungata ipoestrogenicità.

Alcuni studi suggeriscono che il calo del desiderio sia addirittura maggiore nell’uomo che nella donna (Hames, 1980), anche se l’iniziativa sessuale rimane appannaggio del partner maschile prima della gravidanza, durante e dopo (Reamy, 1987; Adinma, 1995).

Come si modifica l’eccitazione

L’eccitazione, secondo la bibliografia, nelle prime 6-8 settimane dopo il parto e durante l’allattamento, sembra venga ridotta a causa di una scarsa lubrificazione e assottigliamento della mucosa. Responsabile di ciò sono i bassi livelli di estrogeni e gli alti livelli di prolattina ai quali bisogna aggiungere un eventuale dolore perineale.

Difficoltà orgasmiche

Il primo orgasmo nel post partum è dichiarato a 7 settimane in media (range 2-18 settimane). Ma solo il 20% delle donne provano orgasmo a 3-6 mesi dal parto riferendone una minor intensità (Signorello, 2001). L’orgasmo a 6 – 12 – 24 settimane dal parto veniva provato rispettivamente dal 39% – 60% – 61% delle donne; inoltre l’intensità dell’orgasmo era riferito come simile a prima della gravidanza o in alcuni casi anche aumentato.

Il tipo di parto, l’allattamento al seno, e l’episiotomia non sembra essere correlato con la difficoltà orgasmica o anorgasmia. (Connolly, 2005)

Dispareunia

Indica il persistente o ricorrente dolore genitale durante i tentativi di penetrazione o durante la penetrazione completa vaginale nel rapporto sessuale. Può interessare l’entrata vaginale (dispareunia superficiale o introitale o vestibolare) o comparire a penetrazione completa (dispareunia profonda). (Grazzottin, Seraffini 2010).

Un’anamnesi positiva di dispareunia già prima del parto, aumenta il rischio in puerperio di 2-4 volte (Barrett 2000; Signorello, 2001), e vi è una maggiore incidenza nelle primipare che nelle multipare. In puerperio può presentarsi a causa di:

  • Secchezza vaginale, dovuta alla mancanza estrogenica, perché il dolore è un inibitore riflesso della lubrificazione.
  • Della presenza di cicatrici delle lacerazioni o episiotomie, specialmente se non guarite per prima intenzione.
  • Alla comparsa di una vestivolite vulvare, cioè una infiammazione dell’egresso vaginale, dovuta ai microtraumi causati da un rapporto sessuale con i muscoli perineali contratti e poca o assente lubrificazione vaginale.
  • Della contrazione difensiva dei muscoli del perineo (elevatore dell’ano), attivata dal dolore persistente che accentuato con i tentativi di rapporto, in questo caso si manifesta una mialgia con punti di dolorabilità all’interno della vagina (tender points)

 

Disturbi sessuali nel periodo postnatale

Solo il 14% delle donne e il 12% degli uomini dichiarano di non avere problemi sessuali nel post partum. Il 40-64% delle neomamme ed il 19-64% dei neo papà esprimono dubbi e paura pensando al primo rapporto che avranno dopo la nascita del loro figlio (Hames, 1980). Grundzinkas ha evidenziato come il 40% delle donne ha problemi durante il primo rapporto dopo il parto e il 64% di queste eviterà i rapporti successivi.

La maggior parte dei problemi sessuali dopo il parto sono transitori, ma possono anche diventare l’aspetto più importante, capace di condizionare il pieno recupero dell’intesa della coppia. Riassumendo, le possibili disfunzioni sessuali nel periodo postnatale sono:

  • Riduzione del desiderio sessuale (libido) è un disturbo sessuale ipoattivo, è definito come persistente o ricorrente carenza o assenza di fantasia sessuale e/o desiderio o recettività dell’attività sessuale, che provochi stress personale. La causa può essere ormonale, immagine negativa di sé, dolore genitale, problemi relazionali.
  • Disturbo dell’eccitazione (deficit di lubrificazione) è definito come una persistente o ricorrente incapacità ad ottenere o mantenere un sufficiente eccitamento sessuale che costituisce un disagio o stress personale. Le cause possono essere ormonali (eccesso di prolattina e carenza di estrogeni e/o androgeni) dolore genitale, fattori psicosessuali o contesto-correlati.
  • Dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia)
  • Disturbo dell’orgasmo (piacere sessuale) che è il persistente o ricorrente difficoltà a raggiungere l’orgasmo nonostante un adeguato eccitamento, e provoca disagio o stress personale. Cause iatrogene, ipotonia o ipertonia del muscolo elevatore dell’ano, ormonali (carenza di estrogeni o/e androgeni), traumatici (es. danno del nervo pudendo)
  • Riduzione della soddisfazione (piacere della relazione) è il giudizio in senso negativo del vissuto sessuale.
  • Deficit di erezione del partner (disfunzione erettile) Difficoltà di ottenere o mantenere l’erezione del pene dovuta ad un calo del desiderio da parte del partner maschile, in puerperio può essere comune dovuto ai cambiamenti biopsico-sociali e di coppia.
  • Breve durata del rapporto sessuale.

A cura di Celeste Taucci_ostetrica

 

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