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Alimentazione dei bambini e tablet, le pubblicità delle merendine viaggiano su Internet

E’ l’alimentazione dei bambini ad essere maggiormente minata da un utilizzo assiduo e senza controllo di tablet e smartphone. Abbiamo già avuto modo di vedere come già in tenera età i bambini si mostrano abilissimi nell’utilizzare apparecchi elettronici e a navigare in Internet. L’esposizione prolungata ha fatto scattare l’allarme degli studiosi, circa le ripercussioni negative che possono ripercuotersi sullo sviluppo sociale ed emotivo dei bambini. Un altro effetto da non sottovalutare è quello che deriva dai condizionamenti operati dalla pubblicità sulle abitudini alimentari, causa  di diverse malattie come il diabete.

Le pubblicità delle merendine viaggiano on line

Sono gli alimenti, più dei giochi – che di per sé già contengono una spinta propulsiva all’acquisto – ad essere oggetto di strategie pubblicitarie rivolte ai bambini.

Sono soprattutto le aziende alimentari a cercare di dirottare i bambini verso i propri siti internet. Parliamo di siti creati sotto forma di cartoni, colorati all’inverosimile, con un’interfaccia accattivante e soprattutto ricchi di giochi per bambini. Da tempo è scattato l’allarme in merito al ricorso eccessivo di giochi pubblicitari (Advergames) da parte di aziende che producono “cibi spazzatura” o comunque non salutari.

Basta fare un giro tra gli scaffali di un supermercato per rendersi conto di come la gran parte delle confezioni di alimenti rivolti ai bambini, contengano espedienti per convogliare i consumatori on line. Le strategie utilizzate sono le più svariate: concorsi a premi, giochi, app dedicate e qr code. Meccanismi questi che hanno come obiettivo quello di catturare l’attenzione dei più piccoli, elaborando una pubblicità che diventa sempre più simile ad una fiaba.

Alimentazione dei bambini e i condizionamenti pubblicitari

E’ proprio sul piano dei consumi alimentari dei bambini che si sono concentrate le maggiori critiche sull’uso massiccio di tecniche pubblicitarie legate a cibi e bevande. Dalle abitudini alimentari derivano, infatti, tutta una serie di considerazioni sulla salute dei più piccoli, deboli e ignari fruitori di una comunicazione sempre più pressante e onnipresente. Insieme alla pubblicità di giocattoli, quella alimentare rappresenta la percentuale maggiore degli spot rivolti ai bambini. Vanno per la maggiore proprio le pubblicità delle merendine.

E’ ormai consuetudine che la maggior parte dei bambini chieda ai genitori di acquistare specifiche marche di alimenti e di bevande. Questo aspetto è per molti versi allarmante, dal momento che sette pubblicità su dieci riguardano prodotti ad alto contenuto di grassi, zuccheri e sodio.

Esposizione mediatica e controllo dei genitori

L’utilizzo assiduo di tablet e smartphone, e quindi l’esposizione mediatica da parte dei bambini, condiziona le loro abitudini alimentari. Le pubblicità delle merendine o di qualsiasi altro prodotto rivolto ai bambini, da un lato cercano di attrarre l’attenzione dei più piccoli, dall’altro agiscono sui genitori per convincerli del loro valore nutrizionale. E’ importante, quindi, avere consapevolezza dei rischi che si celano dietro la sempre più massiccia vicinanza di bambini e adolescenti alle nuove tecnologie. La presenza dei genitori e l’adozione di meccanismi di controllo deve viaggiare di pari passo con un utilizzo razionale e non ossessivo di tali dispositivi.

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