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Perchè i bambini fanno più capricci con la mamma

A scuola si comportano bene e sono ubbidienti con le maestre, con gli estranei sono educati e carini e a mamma sembrano riservare invece solo capricci. Nulla di strano, al contrario è del tutto normale: i bambini fanno più capricci con la mamma. La psicologa Francesca Camisa  ci spiega quali siano le ragioni che inducono i bambini ad essere capricciosi perlopiù con i genitori ed in particolar modo con la mamma.

Perché i bambini fanno più capricci con la mamma

E’ esperienza comune a moltissime madri ritrovarsi con figli che, una volta rientrate a casa dopo il lavoro, una commissione, un aperitivo con l’amica, le accolgono con scenate epiche e capricci assurdi. Il giudizio comune che ricade sulle mamme sembra essere pretestuoso, quasi offensivo, a dimostrazione di scarsa empatia e informazione ( anche da parte dei parenti più stretti come per esempio il compagno o la suocera). Forse vi potete riconoscere in frasi comuni che risuonano più o meno così:” Erano così tranquilli finchè non sei arrivata…” oppure “Con me è un angioletto”, e peggio del peggio “Con me non si sarebbe mai permesso di fare un capriccio simile”, che sottintende il nostro viziare il bambino, il nostro essere “deboli madri” prive di autorevolezza.

E’ indubbio che i capricci non devono sconfinare entro certi limiti, altrimenti possono diventare indice di cattiva educazione o segnale della presenza di un qualche disagio. Diverso è il discoro rivolto ai capricci consueti diretti quasi esclusivamente alla mamma, in particolar modo al momento del ricongiungimento. I capricci sono fisiologici per la crescita del bambino, perché attraverso di essi verificano i limiti, fino a dove possono spingersi e osare.

Ma quindi  perché i bambini fanno più capricci con la mamma rispetto a tutti gli altri componenti della famiglia? Perché la madre rappresenta per il proprio bambino la relazione intima ed unica ( in psicoanalisi “relazione primaria” ) che consente al bambino un livello di fiducia del 100%. Con la mamma il bambino si sente libero.  Ha la consapevolezza di potersi esprimere sempre così come si sente, offrendo il meglio ma anche il peggio di se, sicuro di venir accettato comunque senza riserve dalla mamma.

Capricci riservati  a mamma e papà? Siete bravi genitori

L’adulto, all’interno di una relazione intima basata su totale fiducia tende a mostrare il proprio lato peggiore. Questo accade perché  sicuri di essere i destinatari di un amore incondizionato e comprensivo. Lo stesso discorso  vale per i figli in maniera amplificata. Essere riusciti a creare per i nostri figli uno spazio sufficientemente sicuro da consentire loro di essere naturali  con noi è segno di un buon lavoro genitoriale, contrariamente a chi afferma che il fatto che i nostri figli si abbandonino a qualunque inibizione emotiva con noi diventi segno del fatto che li abbiamo “cresciuti male”, tutt’altro.

Con la propria mamma il bambino non usa alcun filtro. L’intimità della relazione permette al bambino di essere spontaneo e naturale, di essere esattamente come si sente. Quindi il capriccio non indica un cattivo lavoro genitoriale, al contrario indica che c’è un solido legame di fiducia.  Quando il bambino è  stanco, un po’ nervoso e di conseguenza capriccioso cerca conforto e coccole. La mamma è il porto sicuro dove approdare e trovare quelle attenzioni e premure amorevoli di cui  ha bisogno.

In un’intervista la psicologa infantile Heather Wittenberg afferma: <<I bambini riservano il loro meglio –  e il peggio -per noi, come genitori. Sono il loro “vero sé” con noi. Ci vuole energia per essere bravi a seguire le regole, specialmente per i bambini piccoli, così quando arrivano a  casa lasciano tutto fuori>>.

Un bambino che “riserva” i capricci a mamma e papà, a scuola, in compagnia di altri bambini e con altri parenti sarà un bambino educato. Attraverso il capriccio domestico il bambino impara a riconoscere i propri sentimenti e le sue emozioni anche negativi. Imparare a gestire l’essere se stessi e saper modulare gli atteggiamenti fa parte del percorso di una sana crescita e di un sano sviluppo dell’intelligenza emotiva.

I capricci fanno parte della crescita

Abbiamo compreso quindi che il capriccio riservato in special modo alla mamma indica uno sviluppo e una crescita sana. Il bambino vive con la mamma un legame speciale fatto di complicità, intuito, sintonia. Con la mamma il bambino è se stesso in tutto e per tutto. Il capriccio quindi è un modo di chiedere alla mamma cura, attenzione e affettuoso contenimento. E se il vostro bambino fuori casa è un bambino educato, siate felici per il buon lavoro che state facendo con il vostro piccolo.  Il passo successivo sarà imparare a gestire e  interpretare i capricci; con amore, pazienza, ascolto e comprensione imparerete a placarli e risolverli con serenità.

 

Articolo redatto con il prezioso contributo della psicologa e psicoterapeuta Francesca Camisa

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