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Stop ai bambini dimenticati in auto col progetto ‘Ok Ci Sei’. I consigli per prevenire certe tragedie

La terribile piaga dei bambini dimenticati in auto potrebbe subire una battuta d’arresto. L’antidoto si chiama “Ok Ci Sei!” ed è un sistema che consente di gestire in modo integrato e informatizzato le presenze dei bambini nei nidi d’infanzia. Ci si riesce fornendo, tra le varie funzioni, anche un valido aiuto nel caso di amnesie dissociative, quel fenomeno che può portare un genitore a dimenticare il figlio in auto. Il progetto, promosso dall’associazione “Gaia Onida”, sta entrando proprio in questi giorni in una nuova fase di sviluppo. Questo grazie alla collaborazione tra due start up del Polo tecnologico di Navacchio (Pisa).

Bambini dimenticati in auto, il progetto “Ok Ci Sei!”

Grazie all’installazione negli asili nido di un apposito dispositivo, “Ok Ci Sei!” permette di gestire le presenze dei bambini tramite registro informatico in modo semplice, veloce ed efficace. Se il bambino risulta assente e l’assenza non è giustificata, il sistema invia alert, email e sms sui telefoni cellulari di entrambi i genitori.
Il progetto è stato presentato al Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa) alla presenza dei genitori di Gaia Onida, che hanno dato vita all’omonima associazione dopo il tragico evento che ha coinvolto la loro bambina, dimenticata in auto a Vada (Livorno) e deceduta per ipertermia nel 2016.
“Ok Ci Sei!”, hanno fatto sapere dal Polo Tecnologico, “é già stato sperimentato con successo in due asili nido del Comune di Rosignano Marittimo (Livorno). Per rendere ancora più semplice e più efficace l’utilizzo del sistema, sono in fase di sviluppo un software e un’app mobile dedicati, che consentono di gestire comunicazioni e notifiche anche da remoto”.

Bambini dimenticati in auto, tante morti in questi anni

L’auspicio di tutti è che il sistema “Ok Ci Sei!” possa essere presto esteso anche ad altri asili, per combattere una piaga che ha causato tante tragedie. Sono tanti, purtroppo, i bambini dimenticati in auto e morti dentro l’abitacolo della macchina di famiglia. Di ipertermia, arresto cardiaco o asfissia. Una triste contabilità della morte, che riguarda anche altri Paesi, e che certamente si ha il dovere di rallentare.
A parte i rari casi di persone che lasciano volontariamente i figli in auto, ma che poi se ne dimenticano perché distratti da una telefonata, dalla spesa o da altro, come pure la ludopatia, tutti gli altri genitori lo fanno inconsciamente. Distrazione, stanchezza e piccole variazioni nella routine quotidiana possono contribuire alla mortale dimenticanza. In un’epoca in cui le vetture sono dotate di ogni possibile marchingegno elettronico non è utopico auspicare possano dotarsi di dispositivi anti-abbandono. Una speranza che la redazione di Marmocchio continuerà a caldeggiare, perché aver salvato anche solo una vita umana varrà il prezzo di qualunque dispositivo venisse introdotto.

L’ipertermia trappola mortale per tanti bambini

Quando fa molto caldo i neonati e i bambini piccoli sono più esposti degli adulti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea  e a disidratazione. Questo provoca possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico e possono causare la morte. La temperatura corporea di un bambino sale da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto. Ciò è dovuto alla presenza di una minore quantità di acqua nelle riserve corporee. Quando fa molto caldo, la temperatura all’interno di un’automobile può salire da 10° a 15°C ogni 15 minuti! E anche aprendo i finestrini non si riduce in modo significativo l’innalzamento della temperatura nell’abitacolo. L’ipertermia può verificarsi in soli 20 minuti e la morte avvenire entro circa 2 ore. L’ipertermia può verificarsi anche nelle giornate fresche, con temperature intorno ai 22°C. Infatti, l’abitacolo della macchina può surriscaldarsi fino a superare i 40°C. Ciò può avvenire anche se i valori di temperatura esterna non sono elevati. La maggior parte delle vittime di ipertermia ha proprio un’età compresa tra 0 e 4 anni, intrappolate nel loro seggiolino.

Bimbi dimenticati in auto, ecco come prevenire

1. Se vedi un bambino dimenticato in auto, o comunque solo in macchina, chiama immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze) o il 113.

2. Se trasporti sul sedile posteriore della tua auto un bambino: lascia i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al piccolo. Questa abitudine può aiutarti a non dimenticare, quando esci dalla macchina, che hai portato con te un bambino. Poggia gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che ti ricordino la presenza del bambino.

3. Quando accompagni il bambino al nido o all’asilo aggiungi sul programma dell’agenda del tuo computer o del telefonino un “promemoria” (oppure scrivilo sulla tua agenda di carta), che può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato.

4. Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nel riprendere o nell’accompagnare il bambino, comunicalo al partner o a una persona di fiducia.

5. Chiedi alla persona che si prende normalmente cura del bambino (ad esempio la responsabile dell’asilo o del nido o la babysitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade.

6. Installa un dispositivo di allerta, sonoro o luminoso, che si attiva quando spegni il motore e ti allontani senza prendere con te il piccolo.

7. Quando in macchina non c’è nessuno, chiudi le portiere e il bagagliaio posteriore e tieni le chiavi lontano dalla portata dei bambini.

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