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Come affrontare il lutto di un genitore?

A tutti i genitori, prima o poi, capita di affrontare un lutto. La perdita di un nonno, o di un’altra persona cara rappresenta un evento traumatico, soprattutto durante l’infanzia. È importante quindi gestire il lutto nel modo giusto. Trovare le parole adatte non è sempre facile, specialmente quando siamo noi i primi a soffrire. Bisogna tenere conto dell’età del bambino e del suo sviluppo cognitivo, ma anche dell’emotività individuale e del rapporto che lo legava a chi non c’è più.

Vediamo allora come affrontare il lutto di un genitore, quali errori da evitare, e come rispondere in modo appropriato alle domande che i nostri figli ci fanno sulla morte.

Come spiegare un lutto ai bambini

La prima difficoltà che si incontra nello spiegare il lutto ai bambini è dimostrare che nessuno è eterno. Non c’è un’età giusta per comprenderlo: ogni bambino ha i suoi tempi, la sua sensibilità, la sua storia. Diversi studi confermano tuttavia che il concetto di morte e le sue implicazioni iniziano ad essere afferrati intorno ai 4-5 anni di età. La morte di una persona cara, ad esempio la perdita di un nonno, va comunicata gradualmente.

I genitori credenti partono avvantaggiati, perché possono offrire la speranza di un ricongiungimento futuro: “il nonno è partito per un lungo viaggio, ma un giorno lo riabbraccerai”. Per gli atei è più complicato, ma gli esperti suggeriscono di evitare messaggi di chiusura totale, portatori di possibili traumi per il bambino. Basterà dire che il nonno è dovuto andare via e che per molto tempo non potremo rivederlo, senza specificare che non tornerà mai più. Passo dopo passo il bambino imparerà a convivere con la sua assenza, poi comprenderà il significato dei funerali come cerimonie di addio e il senso della morte.

Affrontare il lutto di un genitore: gli errori da evitare

Affrontare il lutto di un genitore con i bambini non è mai semplice, ma è un passaggio necessario. Il nostro compito è quello di trasmettergli con delicatezza il senso della condizione umana. Dobbiamo fargli capire che oggi soffriamo anche noi per la perdita del nonno, ma che presto torneremo a sorridere e a divertirci insieme.
Bisogna evitare i messaggi brutali o le bugie.

Nascondere la verità o ignorare le domande dei bambini non vuol dire proteggerli, ma soltanto confonderli. Frasi come “adesso non lo puoi capire” o “vedrai quando sei grande” possono essere frustranti e pertanto vanno bandite, lasciando spazio a risposte semplici e sincere, ma sempre rassicuranti.

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