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Iscrizioni a scuola, giusto o sbagliato scegliere il tempo pieno?

E’ tempo di iscrizioni a scuola per l’anno 2018/2019 per tutti i livelli di istruzione, e quindi anche per i piccoli alunni della scuola dell’infanzia (scuola materna) e della scuola primaria (scuola elementare). Ai genitori spetta in questi giorni l’importante compito di individuare l’istituto scolastico dove iscrivere il proprio figlio e soprattutto la delicata scelta tra tempo pieno o tempo ridotto.

Tempo di scelte per l’iscrizione a scuola

Per aiutare le famiglie a scegliere con maggiore consapevolezza la scuola dei propri figli, i vari istituti organizzano ogni anno a cavallo tra il mese di gennaio ed il mese di febbraio degli incontri con i genitori che dovranno provvedere poi all’iscrizione entro i tempi stabiliti. Per quest’anno c’è tempo fino al 16 febbraio 2018, alle ore 20.
La scuola è il luogo dove i bambini e i ragazzi passano gran parte del loro tempo, dove stringono le loro amicizie e dove si formano quotidianamente per diventare grandi.
Ecco perchè la scelta dell’iscrizione a scuola non sempre dipende solo dalle esigenze familiari, ad esempio la vicinanza al plesso o gli orari lavorativi dei genitori. Ci sono anche condizionamenti che vanno ben oltre la praticità quotidiana, e riguardano più il desiderio di scegliere il meglio per i propri figli.

Tempo pieno o ridotto? Dipende dalle esigenze familiari

I ritmi familiari e gli impegni lavorativi della mamma e del papà sono alla base di ogni scelta che riguarda l’iscrizione a scuola. Il suono della campanella, all’entrata e all’uscita, rappresentano un impegno quotidiano di cui si deve tener conto per organizzare la giornata. Spesso, nei casi dove è possibile, i genitori si affidano ai nonni o ad altri familiari, o anche alle tate, che mediante la delega possono provvedere a prelevare i bambini a scuola. Ma molti genitori non hanno aiuti di questo tipo o non possono permetterselo. Dunque diventa fondamentale anche la scelta tra il tempo pieno e quello ridotto, soprattutto quando ci sono anche fratelli o sorelle cui pensare.
Con il tempo pieno si sceglie di far restare a scuola i bambini fino al pomeriggio. Con il modulo (o tempo ridotto) i bambini escono in tempo per il pranzo. La scelta va ponderata in base alle esigenze dei ragazzi, prima di tutto, ma anche, ovviamente, delle possibilità della famiglia.

Cosa è meglio per il bambino

La scelta tra il tempo ridotto e il tempo pieno è importante soprattutto per i bambini che lasciano la scuola dell’infanzia per iniziare il loro percorso con l’iscrizione alla scuola elementare. Quando cioè si lascia il gioco e si inizia ad avere a che fare con quaderni e compiti. E’ un passaggio delicato che cambia radicalmente l’approccio dei bambini con la scuola, di cui si deve tener conto. Sono infatti le attitudini e le propensioni dei propri figli a suggerirci la scelta migliore da fare.

Tutti i pro e i contro del tempo pieno e ridotto

Bisogna considerare, benché i cambiamenti sono affrontati in maniera meno traumatica possibile, che alcuni bambini possono risentire del carico di lavoro maggiore e prolungato fino al pomeriggio. Nei casi in cui il bambino mostra difficoltà ad una concentrazione prolungata è consigliabile, infatti, scegliere il tempo ridotto. All’uscita da scuola l’alunno avrà il tempo di mangiare a casa, riposarsi un po’ e poi fare i compiti per il giorno seguente. Nel caso del tempo pieno, invece, il carico di lavoro viene svolto quasi nella totalità a scuola (salvo eccezioni che dipendono dalle insegnanti). In questo modo i genitori non devono preoccuparsi di far fare i compiti ai figli. Da considerare anche l’aspetto educativo della mensa scolastica e del mangiare insieme ai propri compagni.

Alcuni bambini, inoltre, soprattutto quelli non abituati al tempo pieno già dalla scuola dell’infanzia, possono subire negativamente l’eccessivo distacco dagli ambienti familiari. O anche soffrire le troppe ore fermo al banco.

In ogni caso è importante confrontarsi con le insegnanti per comprendere bene le attitudini del proprio marmocchio e fare la scelta migliore per lui.

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